ninnoli

Lunedì  8 ottobre

 

Uno spillone per i miei capelli… un frammento di bellezza…un antidoto per il quotidiano, una goccia balsamica per i sensi, un collirio per lo sguardo troppe volte  graffiato dalla bruttezza del mondo.

Mi vergognavo un tempo per desiderare oggetti da indossare, ma  un giorno lessi che nel pensiero induista il corpo è un tempio dello spirito ed è cosa buona decorarlo e abbellirlo.

 Riporto alcuni passi da un libro di Hillman, “ Politica della bellezza”:

“Il “profondo”, anziché concepirlo soltanto come interno al soggetto, poteva essere trovato anche nell’oggetto, nelle immagini che il mondo ci offre. Anche queste sono faccie leggere come manifestazioni dell’anima.”

“Il vero rimosso dal mondo è la bellezza”

“La nostra psiche personale è sintonizzata con il presentarsi dell’anima nel mondo.”

“Il bisogno che ha  la psiche della bellezza è fondamentale”

“Parlare di bellezza oggi, con questa guerra nell’aria, questa devastazione apocalittica che si svolge proprio ora mentre siamo qui seduti, potrebbe sembrare inutile, elitario, perfino fascista. Vi assicuro che non è cosi.”

“In breve, sotto la crisi ecologica giace la ben più profonda crisi dell’amore, il fatto che il nostro amore ha abbandonato il mondo; e che il  mondo sia privo di amore risulta direttamente dalla repressione della bellezza, della sua bellezza e della nostra sensibilità alla bellezza. Perché l’amore torni al mondo è prima necessario che vi torni la bellezza…”

O.

 

Immagino potesse avere un po’ questo aspetto la madre di Goethe. Ella scrive, in un suo memoriale, su lei e Wolfgang bambino : “Io gli presentai aria, fuoco, acqua e terra come bellissime principesse, e ogni cosa nella natura tutta assunse un più profondo significato. Inventammo strade fra le stelle, e fantasticammo sulle grandi menti che ivi avremmo incontrato . . .”.

C.