l'alterità

lunedì 15 ottobre

 

Ti riconosco. Non ti rinnegherò.

Creature d'ombra in volo circolare a segnare lo spazio sacro dei desideri imperfetti.

O.

"Toccare deve restare sensibile, raggiungere il prossimo senza dissolverlo nel circostante. Deve colpirlo e, nello stesso tempo, ri(n)chiuderlo. Avvolgerlo in un proprio, che non lo rende impercettibile all'altro ma lo rivela a se stesso, pur allestendo una prossimità tra noi."

La via dell'amore,  Luce Irigaray, ed. Bollati Boringheri

 

" Aveva sempre creduto che il mondo fisico e quello dello spirito fossero le due facce di uno stesso volto e che tutto, anche la materia, avesse coscienza, che tutto fosse sensibile, vivo. . . . . da ciò quel suo sentirsi sempre sospeso, creatura intermedia, di confine, fatta di carne e di pensieri, e quel suo vivere come in un doppio sogno, quasi in bilico con un piede nel mondo fisico e l’altro appoggiato sull’infinito".

Alterità, ombra, bilichi . . . così l’immagine di Octavia è in piena corrispondenza col protagonista maschile di "Otto", un racconto di mesi fa.

C.